#iononvogliorischiare

Anche noi in sostegno dei colleghi del Friuli.

Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia in protesta

Scoraggiamento, sfiducia e demoralizzazione.

Sono questi i sentimenti che da giorni vivono i Volontari di Protezione Civile del Friuli-Venezia Giulia, e con loro quelli di tutta Italia, dopo che gli organi giudiziari, in seguito all’incidente accaduto a Preone in cui un caposquadra ha perso la vita, hanno indagato il Sindaco del Comune e il Coordinatore del locale Gruppo Comunale di Protezione civile per la carenza di sicurezza sul luogo di lavoro ai sensi del Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008.

Scoraggiamento perché in questo modo viene meno quel coraggio che è componente fondamentale del volontario pronto ad affrontare senza paura ma con prudenza ogni emergenza.

Sfiducia, perché si perde fiducia in un sistema che dovrebbe proteggere e tutelare chi si prodiga ogni giorno per aiutare gli altri.

Demoralizzazione perché già il Volontariato Organizzato di Protezione Civile sta vivendo un momento di profondo cambiamento, ma quest’ultimo evento crea disillusione e sconforto in chi era già al lavoro per risolvere le criticità normative emerse durante gli Stati Generali del Volontariato dello scorso anno.

A questi tre sentimenti se ne oppone uno, che è però riportato dalle migliaia di volontari di tutta Italia che non vorrebbero mai ritrovarsi a gestire la situazione dei colleghi di Preone. Ed è la solidarietà, piena e sincera, espressa dal mondo del volontariato organizzato territoriale all’unisono.

Per questo la sospensione delle attività decisa da parte dei volontari friulani, in autotutela, è diventata uno stimolo per il legislatore per rivedere urgentemente la norma che li riguarda.

Accogliamo positivamente i messaggi che confermano l’avvio del confronto al fine di addivenire ad una revisione della normativa relativa alla sicurezza sul lavoro, volta a tutelare tutti i necessari livelli gerarchici di chi svolge le attività del Volontariato Organizzato.

Per dare un segnale di solidarietà e di condivisione ai colleghi friulani, proponiamo oggi Domenica 3 Dicembre alle ore 11:00 un momento di commemorazione del Volontario deceduto lo scorso 29 luglio e di fortissima vicinanza alla famiglia, ma anche di riflessione su quanto sta accadendo a livello giudiziario e per rafforzare il sentimento di profondo disagio e di poca serenità.

Ed anche Noi come la Commissione Territoriale del Volontariato di Protezione Civile auspichiamo che le attività svolte dai ruoli di coordinamento operativo possano essere intraprese da ciascun Volontario e da ciascuna Volontaria nella piena consapevolezza e nella necessaria serenità che merita un’attività svolta a titolo di Volontariato.

In ogni modo siamo pienamente fiduciosi nella magistratura e negli organi giudiziari che hanno solo rispettato le leggi ed è per questo che sollecitiamo l’intervento del legislatore per tutelare noi volontari e gli organi giudiziari stessi che a nostro avviso non hanno alcuna intenzione di punire chi fa’ volontariato nel pieno rispetto delle norme e al servizio della collettività gratuitamente.

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