A seguito del rinvenimento di un ordigno bellico della seconda guerra mondiale di fabbricazione inglese carico di oltre 225 chili di tritolo, il Sindaco di Fano ha disposto ieri l’evacuazione della popolazione ricompresa nel raggio di 1.816 metri dal punto di ritrovamento, su viale Ruggeri.
Coordinati dall’autorità di Protezione Civile competente, siamo stati impegnati nell’attività di evacuazione, di ammassamento della popolazione e di sistemazione nelle aree di accoglienza individuate dall’Amministrazione Comunale.
Nelle operazioni, che hanno coinvolto 23.000 persone, sono stati impegnati circa 200 volontari, il personale dei Vigili del fuoco, 100 uomini delle forze di polizia, 70 appartenenti alle Forze Armate e oltre 30 unità tra Polizia locale e altri dipendenti dell’Amministrazione municipale. Sul posto, per il coordinamento, anche il Prefetto di Pesaro-Urbino, dott.ssa Carla Cincarilli.
Nel corso della giornata di oggi il pericolo è cessato: la bomba, messa in sicurezza dagli artificieri dell’Esercito e della Marina Militare, è ora depositata in mare, a 14 metri di profondità e a 4 chilometri al largo dalla costa di Fano. Resterà lì per le prossime 144 ore, prima che sia possibile farla brillare in sicurezza.
La situazione è, quindi, tornata alla normalità: i residenti sono tutti rientrati nelle loro abitazioni e la linea ferroviaria è stata riaperta. Domani riapriranno anche le scuole, rimaste oggi chiuse.
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